Approfittando della campagna mediatica #LondonIsOpen lanciata dal sindaco di Londra, Sadiq Khan, per ribadire che, nonostante Brexit, la città è felice della sua multiculturalità e sempre pronta ad accogliere e ospitare persone e imprese provenienti da ogni parte del mondo, Uber ha invitato tutti i suoi clienti ad esprimersi sui nuovi criteri previsti da Transport for London (“TfL”) per la concessione di licenze di guida per i conducenti di auto a noleggio (“NCC”).

Secondo fonti di stampa, la stragrande maggioranza dei leader europei concorda su un’uscita rapida del Regno Unito dall’Unione. Questa sarebbe anche la posizione di Boris Johnson, ministro degli Esteri del Regno Unito nonché principale sostenitore della campagna per il Leave, secondo cui il Governo inglese dovrebbe iniziare la procedura formale di recesso di cui all’articolo 50 del Trattato già dal prossimo gennaio.

Il 16 settembre 2016, si è tenuto a Bratislava il primo Consiglio europeo informale post–Brexit, durante il quale, per la prima volta, si è discusso del futuro dell’Unione Europea senza il Regno Unito. Nelle sue osservazioni, il Presidente del Consiglio Donald Tusk ha dichiarato che, nonostante il Regno Unito abbia deciso di recedere, il futuro dell’UE rimane indispensabile per tutti gli altri Stati membri al fine di garantire pace, democrazia e sicurezza.

Notevoli le ricadute che Brexit avrà su tutti quegli aspetti del sistema brevettuale internazionale che sono intercettati dal diritto dell’Unione Europea. Tra questi, di notevole importanza i brevetti essenziali (Standard Essential Patents, SEP) e la relativa applicazione di condizioni di licenza eque, ragionevoli e non discriminatorie (Fair, Reasonable And Non-Discriminatory, FRAND). L’enforcement di questo tipo di brevetti, infatti, è soggetto al diritto antitrust europeo (Art. 102 TFUE).