In data 19 dicembre 2019, con un “Queen’s Speech”[1] destinato a rimanere nella storia, la regina Elisabetta ha esposto i punti chiave del programma del Governo di Boris Johnson, vittorioso nelle elezioni del 12 dicembre[2]. Preminenza assoluta, come era ragionevole prevedere, ha assunto il tema della Brexit.

In data 12 dicembre 2019, il Partito Conservatore del premier Boris Johnson ha trionfato alle elezioni anticipate per la nomina del nuovo governo britannico, assicurandosi una maggioranza che non lascia dubbi. L’esito del voto va oltre le prospettive più rosee per il Partito Conservatore degli exit poll. Il 43,6% degli elettori ha riposto una rinnovata e ancora più…

In data 2 dicembre 2019, il premier Boris Johnson ha annunciato un piano che prevede regole ferree sulla circolazione dei cittadini europei in caso di vittoria del partito Conservatore alle prossime elezioni del 12 dicembre. In particolare, non sarà più possibile utilizzare le carte d’identità europee (considerate facilmente falsificabili, soprattutto quelle italiane e greche) per entrare sul…

In data 28 ottobre 2019, l’Unione Europea ha approvato la proroga della Brexit al 31 gennaio 2020 così come richiesto dal Governo del Regno Unito[1]. Dopo che il Parlamento di Westminster aveva votato il Withdrawal Agreement Bill[2], ed il Primo Ministro Boris Johnson aveva sospeso ogni ulteriore dibattito in proposito[3], l’Unione ha dunque optato per la…

Dopo l’approvazione dell’emendamento Letwin il 19 ottobre 2019, che di fatto sospende la ratifica dell’accordo raggiunto da Boris Johnson con l’Unione Europea fino all’approvazione di tutta la relativa legislazione, se necessario anche oltre la scadenza del 31 ottobre 2019, in data 22 ottobre il Parlamento di Westminster, un po’ a sorpresa, ha votato a favore del Withdrawal Agreement Bill, la legge attuativa che permette l’uscita del Regno Unito dall’Unione nel rispetto di tale accordo.

In data 17 ottobre 2019, il Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker ha annunciato che l’Unione ha raggiunto un accordo per la Brexit con il Regno Unito. L’accordo, in particolare, riguarda la questione del confine fisico tra Irlanda e Irlanda del Nord ed una nuova dichiarazione politica relativa agli obiettivi della futura relazione tra Unione e…

A poco più di due mesi dall’ultima decisione in materia[1], la Court of Session scozzese si è nuovamente pronunciata relativamente alla Brexit. Ad inizio ottobre 2019, infatti, l’imprenditore Dale Vince, il membro del Partito Nazionale scozzese Joanna Cherry e l’avvocato Jolyon Maugham avevano presentato due ricorsi relativi agli obblighi del Primo Ministro e del Governo…

In data 8 settembre 2019, il Governo del Regno Unito ha pubblicato un vademecum per assistere coloro che lavorano nel settore del gioco a prepararsi ad un eventuale no deal scenario[1], un’ipotesi che rischia di diventare sempre più concreta alla luce delle recenti dichiarazioni del Primo Ministro Boris Johnson[2]. In particolare, viene consigliato ai datori…

In data 2 ottobre 2019, Boris Johnson ha inviato una lettera[1]al Presidente della Commissione Jean-Claude Juncker illustrando la propria proposta per un accordo modificato con l’Unione Europea prima dell’ormai prossima uscita del Regno Unito. Il programma del premier, articolato in 5 punti, verte in particolar modo sulla questione del backstop irlandese[2]e sul futuro dell’Irlanda del…