MILANO, POSSIBILE NUOVA SEDE DELL’EMA

A SEGUITO DELLA BREXIT, L’AGENZIA EUROPEA DEI MEDICINALI (“EMA”) E L’AUTORITÀ BANCARIA EUROPEA (“EBA”), CHE ATTUALMENTE HANNO SEDE A LONDRA, DOVRANNO TRASLOCARE IN UN ALTRO STATO MEMBRO DELL’UNIONE EUROPEA.

I frequenti incontri tenutisi tra la Presidenza del Consiglio dei Ministri, tramite il Ministro Maurizio Martina, il Governatore della Regione Lombardia Roberto Maroni ed il Sindaco di Milano Beppe Sala, hanno portato a ritenere che l’obiettivo dell’Italia é quello di fare di Milano la nuova sede dell’EMA.

La scelta di Milano e dell’EMA non sono casuali. Nonostante la presenza di diversi concorrenti papabili (i.e. Madrid, Stoccolma, Amsterdam e Varsavia), la Regione Lombardia vanta infatti un primato a livello nazionale nel settore farmaceutico con 28 mila addetti, a cui si aggiungono i 18 mila che lavorano nell’indotto. Strettamente correlato è, poi, il settore biomedicale e dei dispositivi medici, il quale conta oltre 800 imprese, 30 mila dipendenti e il 49% del fatturato nazionale. Ancora, nella sola provincia di Milano, si raccolgono oltre il 61% delle imprese lombarde e quasi l’80% del fatturato prodotto nell’intera Regione.

Inoltre, contrariamente da quello che si potrebbe pensare, la presenza in Italia dell’Agenzia europea per la sicurezza alimentare, con sede a Parma, potrebbe essere considerata un ulteriore punto a favore per Milano. Infatti, l’UE potrebbe seguire le orme di altri Paesi extraeuropei (come ad esempio gli USA, con il Food and Drug Administation), in cui un’unica agenzia si occupa di farmaci e sicurezza alimentare.

Inoltre, lo spostamento dell’EMA a Milano potrebbe operare come propulsore per la rilocalizzazione, sempre da Londra al capoluogo lombardo, della terza sede centrale del Tribunale Unificato dei Brevetti (“TUB”), competente per i brevetti europei rilasciati nel comparto life sciences. Si realizzerebbe cosí il proposito che aveva inizialmente portato a stabilire l’EMA e la sede life sciences del TUB a Londra, sostenuto da ragioni logistiche e di semplificazione, con la localizzazione nella stessa città sia dell’agenzia competente ad autorizzare i medicinali sia del Tribunale chiamato a risolvere le controversie relative ai corrispondenti brevetti europei.

Un ulteriore elemento sinergico allo spostamento dell’EMA a Milano potrebbe essere individuato nel progetto Human Technopole il nuovo polo scientifico che dovrebbe sorgere nell’ex area Expo.

In relazione a tale progetto, Silvio Garattini, direttore dell’Istituto di ricerche farmacologiche “Mario Negri” e scienziato di fama internazionale, spiega: “… nell’hinterland e in Lombardia c’è una formidabile concentrazione di industrie farmaceutiche, che significa anche la possibilità di offrire personale qualificato perchè abbiamo molti gruppi competenti. Infine possiamo offrire ricerca di prim’ordine, dato che in Lombardia esistono parecchie università, sedi del Cnr e 19 Irccs …”.

Non sono ancora noti i passi ufficiali del Governo per proporre Milano come sede dell’EMA, primo fra tutti quello di attivare il capo della rappresentanza italiana a Bruxelles, l’ambasciatore Maurizio Massari. Dati i tempi stretti, sarà necessario preparare il dossier e presentare la candidatura. Proprio per velocizzare la pratica, il Premier Matteo Renzi sarà a Milano il 13 settembre per firmare il patto tra Governo e città, nell’ambito di un dibattito che avrà proprio ad oggetto le conseguenze di Brexit.

Silvia Doria