A poco più di due mesi dall’ultima decisione in materia[1], la Court of Session scozzese si è nuovamente pronunciata relativamente alla Brexit. Ad inizio ottobre 2019, infatti, l’imprenditore Dale Vince, il membro del Partito Nazionale scozzese Joanna Cherry e l’avvocato Jolyon Maugham avevano presentato due ricorsi relativi agli obblighi del Primo Ministro e del Governo…

In data 21 settembre 2018 la Inner House della Court of Session scozzese (corte d’appello scozzese) ha presentato una domanda di pronuncia pregiudiziale alla Corte di Giustizia dell’Unione Europea in merito alla possibilità per il Regno Unito di revocare unilateralmente la notifica dell’intenzione di recedere dall’Unione, presentata il 29 marzo 2017 in attuazione dell’articolo 50 del Trattato sull’Unione Europea (TUE), così da continuare a farne parte.

Il primo ministro scozzese Nicola Sturgeon ha dato ulteriore corpo alla prospettiva di un secondo referendum, dopo quello del 2014, per votare sull’indipendenza dal Regno Unito. Sturgeon, leader degli indipendentisti, ha infatti annunciato che la prossima settimana sarà presentato un disegno di legge al Parlamento di Edinburgo per la convocazione del referendum, un primo passo attraverso il quale gli scozzesi, che hanno votato in maggioranza per non lasciare l’Unione europea, chiederanno una consultazione per sancire la propria indipendenza.