THERESA MAY INTERVIENE IN MATERIA DI COOPERAZIONE GIUDIZIARIA E SICUREZZA E DIFESA COMUNE DOPO LA BREXIT

Nel corso della 54^ Conferenza sulla sicurezza tenutasi dal 16 al 18 febbraio 2018 a Monaco di Baviera, Theresa May ha sottolineato la necessità di stipulare al più presto accordi con l’Unione Europea in materia di sicurezza, difesa e scambio di informazioni, aprendo alla possibilità di riconoscere un ruolo alla giurisdizione della Corte di Giustizia anche dopo la Brexit.

La Premier britannica ha dichiarato che un accordo nel settore sicurezza e difesa comune è una priorità, anche in considerazione dei rischi legati al terrorismo e all’instabilità politica in diverse aree del mondo. Secondo la May, le basi di una futura partnership in tale materia potrebbero entrare in vigore già entro il 2019.

La May ha riconosciuto in particolare l’importanza del mandato d’arresto europeo che, tra l’altro, ha permesso la collaborazione tra la polizia della Repubblica d’Irlanda e quella dell’Irlanda del Nord, mentre in assenza di tale strumento le procedure di estradizione potrebbero costare il quadruplo e richiedere il triplo del tempo. La Premier ha proseguito sottolineando l’importanza del Regno Unito nel settore della difesa, trattandosi del secondo maggior contributore della NATO, nonché unico Stato Membro dell’Unione ad investire il 2% del proprio PIL nel settore della difesa. L’intelligence britannica è anche una notevole fonte di dati e informazioni per le Agenzie europee come l’Europol che, a sua volta, svolge un ruolo fondamentale nella gestione e nello scambio di queste informazioni, anche a favore del Regno Unito.

Uno dei problemi principali da affrontare per la futura collaborazione è che la partecipazione in Agenzie quali l’Europol, così come l’utilizzo del mandato di arresto europeo e dell’ordine europeo di indagine penale, presuppongono il riconoscimento della giurisdizione della Corte di Giustizia che ha piena competenza su questi istituti. Durante la Conferenza di Monaco, dopo le dichiarazioni in cui si negava ogni possibile ruolo per la Corte di Giustizia in seguito alla Brexit, la May ha aperto alla possibilità che il Regno Unito, “… nell’ambito della partecipazione ad agenzie Europee, possa riconoscere la competenza della Corte di Giustizia. Mentre una soluzione di principio, ma pragmatica, sarà necessaria per garantire una stretta cooperazione giuridica nel rispetto dello status di Stato Terzo [del Regno Unito] con un ordinamento giuridico sovrano…”.

Il ruolo della Corte di Giustizia nel settore della sicurezza e difesa comune non è secondario. Ad essa spetta il controllo giudiziario finale sullo scambio standardizzato di dati posto alla base del sistema di scambio di informazioni tra gli Stati Membri. A tal fine la May ha assicurato che la legge britannica sulla protezione dei dati riservati sarà pienamente conforme al quadro normativo europeo di riferimento.

Per un’analisi più dettagliata sull’impatto della Brexit nel settore della sicurezza e difesa comune, si veda la nostra precedente pubblicazione al seguente LINK.

 

Davide Scavuzzo