In data 14 settembre 2020, la Camera dei Comuni britannica ha approvato in seconda lettura, con 340 voti favorevoli e 263 contrari, il c.d. “Internal Market Bill”[1], la nuova proposta sul mercato interno che rischia di alterare gli equilibri faticosamente raggiunti con l’Unione tramite l’Accordo di recesso[2]. Pubblicato in data 9 settembre 2020, il disegno di legge mira…

In data 8 gennaio 2020, la House of Commons britannica ha votato 344 a 254 contro la cosiddetta “New Clause 10”, l’emendamento del Withdrawal Agreement Bill[1] proposto dall’opposizione liberaldemocratica che impegnava il Governo a continuare a negoziare l’appartenenza del Regno Unito al programma Erasmus+[2] anche dopo il 2020, quando finirà l’attuale ciclo già finanziato e il Paese uscirà dall’Unione. Il voto…

In data 19 dicembre 2019, con un “Queen’s Speech”[1] destinato a rimanere nella storia, la regina Elisabetta ha esposto i punti chiave del programma del Governo di Boris Johnson, vittorioso nelle elezioni del 12 dicembre[2]. Preminenza assoluta, come era ragionevole prevedere, ha assunto il tema della Brexit.

In data 12 dicembre 2019, il Partito Conservatore del premier Boris Johnson ha trionfato alle elezioni anticipate per la nomina del nuovo governo britannico, assicurandosi una maggioranza che non lascia dubbi. L’esito del voto va oltre le prospettive più rosee per il Partito Conservatore degli exit poll. Il 43,6% degli elettori ha riposto una rinnovata e ancora più…

In data 2 dicembre 2019, il premier Boris Johnson ha annunciato un piano che prevede regole ferree sulla circolazione dei cittadini europei in caso di vittoria del partito Conservatore alle prossime elezioni del 12 dicembre. In particolare, non sarà più possibile utilizzare le carte d’identità europee (considerate facilmente falsificabili, soprattutto quelle italiane e greche) per entrare sul…

In data 28 ottobre 2019, l’Unione Europea ha approvato la proroga della Brexit al 31 gennaio 2020 così come richiesto dal Governo del Regno Unito[1]. Dopo che il Parlamento di Westminster aveva votato il Withdrawal Agreement Bill[2], ed il Primo Ministro Boris Johnson aveva sospeso ogni ulteriore dibattito in proposito[3], l’Unione ha dunque optato per la…

Dopo l’approvazione dell’emendamento Letwin il 19 ottobre 2019, che di fatto sospende la ratifica dell’accordo raggiunto da Boris Johnson con l’Unione Europea fino all’approvazione di tutta la relativa legislazione, se necessario anche oltre la scadenza del 31 ottobre 2019, in data 22 ottobre il Parlamento di Westminster, un po’ a sorpresa, ha votato a favore del Withdrawal Agreement Bill, la legge attuativa che permette l’uscita del Regno Unito dall’Unione nel rispetto di tale accordo.