BREXIT: AL COMMISSARIO BRITANNICO SIR JULIAN KING IL PORTAFOGLIO SULL’UNIONE DELLA SICUREZZA

2 AGOSTO 2016 – JEAN–CLAUDE JUNCKER, PRESIDENTE DELLA COMMISSIONE EUROPEA, HA ANNUNCIATO L’INTENZIONE DI AFFIDARE A SIR JULIAN KING, CANDIDATO COMMISSARIO BRITANNICO IN SOSTITUZIONE DEL DIMISSIONARIO JONATHAN HILL, IL PORTAFOGLIO SULL’UNIONE DELLA SICUREZZA.

JUNCKER ORA DOVRÀ CONSULTARE IL PARLAMENTO EUROPEO.

Il nuovo Commissaro per l’Unione della Sicurezza dovrà attuare l’Agenda europea sulla sicurezza che la Commissione aveva adottato nell’aprile 2015; i dettagli sui suoi compiti e responsabilità principali sono indicati nella lettera inviatagli da Juncker.

Sir Julian King lavorerà sotto il coordinamento del primo vice–presidente Frans Timmermans, Commissario europeo per la migliore legislazione, le relazioni interistituzionalilo stato di diritto e la carta dei diritti fondamentali. Supporterà inoltre il lavoro svolto da Dimitris Avramopoulos, Commissario europeo per le migrazioni, gli affari interni e la cittadinanza, e potrà contare sul sostegno di una task force composta da esperti di varie Direzioni generali della Commissione.

Per la scelta dell’incarico, il presidente della Commissione si è consultato nelle ultime settimane con il presidente del Parlamento europeo Schulz, nonché con altri leaders del Parlamento. Ha inoltre informato la sera precedente della decisione anche il primo ministro britannico Theresa May.

Da un punto di vista procedurale, il nuovo Commissario dovrà essere nominato dal Consiglio dell’Unione europea di comune accordo con il presidente della Commissione, dopo aver consultato il Parlamento. Juncker invierà inoltre una lettera a Schulz, nonché al primo ministro slovacco Robert Fico, che attualmente detiene la presidenza di turno del Consiglio dell’UE, per informarli della sua intenzione di nominare Sir Julian King.

In attesa della decisione finale, Sir Julian King sarà Commissario designato, e potrà attingere ai servizi competenti della Commissione per preparare il suo scambio di opinioni con il Parlamento europeo; non potrà tuttavia prendere parte alle riunioni del Collegio dei Commissari.

Pietro Michea