MICHEL BARNIER HA PRESENTATO IL PROGETTO DI ACCORDO DI RECESSO TRA UNIONE EUROPEA E REGNO UNITO

Il 28 febbraio 2018 il negoziatore capo Michel Barnier ha presentato il progetto di Accordo di recesso tra Unione Europea e Regno Unito approvato dal Collegio dei Commissari in data 27.02.2017.

Il progetto traduce in forma di testo giuridico ciò che è stato negoziato fino ad oggi ed al contempo propone soluzioni per le questioni non ancora concordate nel dettaglio.

Il progetto è volto a tutelare in primis i diritti dei cittadini coinvolti dalla Brexit, che saranno protetti come già pattuito.

Ai sensi del progetto, tutti gli impegni finanziari sottoscritti dall’Unione e dal Regno Unito dovranno essere rispettati.

Un’ulteriore materia trattata nel progetto di Accordo è la collaborazione tra la Repubblica d’Irlanda e l’Irlanda del Nord, in particolare per quanto riguarda la necessità di assicurare l’efficacia dell’Accordo del Venerdì Santo ed evitare la creazione di una frontiera fisica (“hard border”) tra le due nazioni. Il progetto prevede tre opzioni per garantire che l’Accordo del Venerdì Santo venga rispettato: (i) attraverso specifiche previsioni nell’Accordo che regolerà i futuri rapporti tra Unione e Regno Unito, (ii) attraverso specifiche soluzioni che il Governo britannico si è impegnato a presentare o (iii) mantenendo sull’intera isola un pieno allineamento delle norme relative al mercato unico e all’Unione Doganale. Va notato che già oggi l’Irlanda del Nord, talvolta, applica una legislazione differente rispetto al resto del Regno Unito.

Barnier ha precisato che il progetto contiene anche le proposte dell’Unione sugli argomenti per i quali al momento non è ancora stato possibile raggiungere un accordo. Si tratta, in particolare, del Trattato Euratom, della possibilità per le merci immesse legalmente nel mercato unico ai sensi della normativa europea di continuare ad essere disponibili nel mercato britannico e in quello unico dopo la Brexit, e delle questioni attinenti ai diritti di proprietà intellettuale e al public procurement. Tra le materie su cui non è ancora stata trovata una posizione comune, di particolare rilevanza è la questione relativa alla giurisdizione sull’Accordo di recesso. Secondo i negoziatori europei la Corte di Giustizia deve mantenere il suo ruolo di interprete del diritto europeo ogniqualvolta l’applicazione dell’Accordo di recesso faccia riferimento ad esso.

Il progetto di Accordo contiene anche alcune proposte relative al periodo transitorio richiesto dal Regno Unito per garantire un’uscita non problematica. Proprio in merito alle misure transitorie, Barnier ha sottolineato che restano importanti divergenze su molteplici aspetti, in particolare per quanto riguarda i diritti dei cittadini europei che si trasferiranno nel Regno Unito durante il periodo transitorio e sull’applicazione della legislazione europea durante il periodo transitorio, con specifico riferimento alla richiesta del Regno Unito di potersi opporre all’adozione delle normative che verranno approvate dall’Unione durante il periodo transitorio.

Altri temi su cui sono ancora presenti divergenze riguardano gli accordi internazionali, la possibilità di opt-in in materia di giustizia e affari interni, la partecipazione del Regno Unito ai comitati di esperti e i meccanismi di consultazione su materie come la pesca, la politica estera e la difesa durante il periodo transitorio.

Infine, ricordando che alla data della Brexit mancano solo 13 mesi, Barnier ha sollecitato un’accelerazione nei negoziati per concordare il testo definitivo dell’Accordo e permettere al Consiglio nella sua formazione a 27, al Parlamento Europeo e al Regno Unito, conformemente alle proprie norme costituzionali, di concludere ed adottare l’effettivo Accordo di recesso in tempo utile.

La pubblicazione del progetto di Accordo è stata accolta nel Regno Unito da alcune posizioni polemiche nei confronti dell’Unione, soprattutto per quanto riguarda la questione irlandese. Downing Street esclude che il Governo possa accettare un Accordo che preveda per l’Irlanda del Nord di rimanere nell’Unione Doganale e partecipare al mercato unico, poiché ciò “minaccerebbe l’integrità costituzionale del Regno”. Altri politici britannici hanno accusato l’Unione di voler sabotare la Brexit impedendo di fatto l’uscita del Regno Unito o di voler annettere l’Irlanda del Nord all’Unione Europea.

Il testo del progetto di Accordo di recesso tra Unione Europea e Regno Unito è disponibile al seguente LINK.

 

Davide Scavuzzo