NO DEAL SCENARIO. LA COMMISSIONE PROROGA LA DURATA DELLE MISURE DI PREPARAZIONE IN TRE SETTORI CHIAVE

In data 4 settembre 2019, la Commissione ha pubblicato la sesta comunicazione sui preparativi per la Brexit[1], con la quale ha esortato nuovamente tutti i portatori di interesse dell’UE a 27 a prepararsi per un’uscita senza accordo. Un’eventualità che, anche alla luce dell’attuale situazione politica del Regno Unito, diventa ogni giorno sempre più possibile.

Nello specifico, la Commissione ha in primo luogo rilasciato una lista di controllo dettagliata[2] per aiutare le imprese che commerciano con il Regno Unito a ultimare i preparativi, in modo tale che esse prendano contezza delle loro responsabilità e delle necessarie formalità nel commercio transfrontaliero, riducendone così le potenziali perturbazioni.

In secondo luogo, la Commissione ha proposto di mettere a disposizione il Fondo europeo di solidarietà[3]e il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione[4]per sostenere le imprese, i lavoratori e gli Stati membri più colpiti in caso di no deal scenario.

In terzo luogo, sono state riesaminate tutte le misure di preparazione e di emergenza dell’UE per verificarne l’idoneità a raggiungere gli scopi voluti. La Commissione ha comunque ritenuto necessario apportare alcuni accorgimenti tecnici, intervenendo in tre settori principali. Per quanto riguarda il settore trasporti, la Commissione ha proposto di prorogare il Regolamento (UE) 2019/501che garantisce i collegamenti di base per il trasporto di merci su strada e di passeggeri su strada[5] ed il Regolamento (UE) 2019/502 relativo alla connettività di base del trasporto aereo[6]. Per quanto riguarda le attività di pesca, invece, la Commissione ha proposto di estendere l’approccio previsto dal Regolamento (UE) 2019/498 sulle autorizzazioni di pesca[7]. Infine, in materia di bilancio dell’Unione, è stato parimenti esteso l’approccio del relativo Regolamento (UE, Euratom) 2019/1197[8], che consentirà al Regno Unito ed ai destinatari britannici di continuare a partecipare ai programmi nel quadro del bilancio dell’UE e a ricevere finanziamenti fino alla fine del 2020.

Marco Stillo


[1] Per ulteriori informazioni, si veda il seguente LINK.

[2] Per ulteriori informazioni, si veda il seguente LINK.

[3] Il Fondo di solidarietà dell’Unione europea (FSUE) permette all’UE di fornire un efficace sostegno a uno Stato membro o a un paese in via di adesione quando deve affrontare i danni causati da gravi catastrofi naturali.

[4] Il Fondo europeo di adeguamento alla globalizzazione offre un sostegno a coloro che hanno perso il lavoro a seguito di importanti mutamenti strutturali del commercio mondiale dovuti alla globalizzazione. Il Fondo dispone di una dotazione annua massima di 150 milioni di euro per il periodo 2014-2020, e può intervenire soltanto in caso di oltre 500 esuberi da parte di un’unica impresa oppure di un elevato numero di esuberi in un determinato settore o in regioni confinanti.

[5] Regolamento (UE) 2019/501 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 marzo 2019, recante norme comuni che garantiscono i collegamenti di base per il trasporto di merci su strada e di passeggeri su strada in relazione al recesso del Regno Unito dall’Unione, GUUE L 85I del 27.03.2019.

[6] Regolamento (UE) 2019/502 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 marzo 2019, relativo a norme comuni per garantire una connettività di base del trasporto aereo in relazione al recesso del Regno Unito di Gran Bretagna e Irlanda del Nord dall’Unione, GUUE L 85I del 27.03.2019.

[7] Regolamento (UE) 2019/498 del Parlamento europeo e del Consiglio, del 25 marzo 2019, che modifica il regolamento (UE) 2017/2403 per quanto riguarda le autorizzazioni di pesca per i pescherecci dell’Unione nelle acque del Regno Unito e le operazioni di pesa dei pescherecci del Regno Unito nelle acque dell’Unione, GUUE L85I del 23.03.2019

[8] Regolamento (UE, Euratom) 2019/1197 del Consiglio, del 9 luglio 2019, relativo alle misure riguardanti l’esecuzione e il finanziamento del bilancio generale dell’Unione nel 2019 in relazione al recesso del Regno Unito dall’Unione, GUUE L 189 del 15.07.2019.